Emanuele Dalponte

(1869-1922)
 
 

Nato a Vigo Lomaso, fu insegnante a Trento dopo aver frequentato il seminario e il liceo statale. Fu vicepresidente della Federazione dei Consorzi Cooperativi prima della Grande Guerra e Presidente tra il 1919 e il 1922, dopo le dimissioni di don Giovanni Battista Panizza.

Si adoperò per la riattivazione delle 130 famiglie cooperative e consorzi danneggiati dalla guerra, assieme a 67 casse rurali, per la gestione e valorizzazione delle Leghe dei contadini, per il prosieguo dei valori promossi dal primo presidente Guetti. Uno dei suoi impegni maggiori fu proprio la formazione di personale amministrativo e contabile adeguato.

A livello politico ed ideologico nel periodo di Dalponte non vi era più la divisione tra confessionali e neutrali, quanto quella tra cattolici e socialisti: si stavano diffondendo sempre più infatti le idee socialiste e le divisioni nel mondo cooperativo legate agli indirizzi politici, anche in Trentino (per esempio con Patrizio Bosetti e la sua sezione trentina della Lega delle cooperative, nata poco prima a livello nazionale).


Per approfondire:

G. Zorzi, A. Leonardi, A. Canavero (a cura di), Per il popolo trentino. Protagonisti del movimento cattolico a inizio Novecento, Trento, 2014.