Equità


L’equità si riferisce all’appropriatezza di una regola utilizzata per la ripartizione di risorse comuni. Infatti, l’equità è quel principio secondo cui, all’interno di un sistema economico efficiente nella produzione di reddito, si deve trovare anche il modo di redistribuire quest’ultimo equamente tra coloro che hanno contribuito a generarlo. Si tratta, inoltre, del principio base della struttura ad incentivi delle imprese sociali. In queste organizzazioni, infatti, esiste una percezione diffusa da parte dei lavoratori (retribuiti e volontari) di una corretta distribuzione delle risorse e dei benefici (economici e non) generati dall’impresa.

La Carta dei Valori della Cooperazione trentina recita: “L’equità implica l’assenza di ogni tipo di discriminazioni, siano esse di orientamento sessuale, di genere, di razza, di religione, di nazionalità, di affinità parentale, ideologica, politica, sindacale. Un’organizzazione cooperativa retta dall’equità valorizza le persone in virtù dei loro meriti; essa non le mortifica attraverso pratiche non etiche quali il ricorso al clientelismo, alla raccomandazione, all’opportunismo, tendenti a premiare gli incapaci o i meno meritevoli”.

Per Stefano Zamagni equità significa dare a tutti la possibilità di partecipare al gioco economico di mercato, il che avviene dotando ciascuno di un adeguato potere d’acquisto”.